«Al centro della scena del Salone del Gusto e Terra Madre c’è la
salvaguardia della biodiversità, purtroppo sempre più a rischio. Un
esempio su tutti: nel mondo ci sono oltre 30.000 piante commestibili, ma
solo 30 forniscono il 90% del nostro fabbisogno energetico». A farci
riflettere è Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia, che
invita: «Portate il prodotto che volete salvare a Torino, sarà il
prossimo passeggero dell’Arca del Gusto, il progetto di Slow Food che
segnala i cibi in via di estinzione». Altro tema fondamentale
dell’edizione 2014 è l’agricoltura familiare, a cui la Fao ha dedicato
quest’anno. «Questo tipo di agricoltura dà l’opportunità di incentivare
le economie locali e la sostenibilità delle comunità, restituendo il
ruolo centrale al contadino, troppo spesso messo da parte da una
meccanizzazione e industrializzazione eccessiva», conclude
Pascale. Questi temi incrociano il lavoro di Slow Food e di Terra Madre
e ogni giorno vengono declinati in tutta un’altra serie di argomenti
come lotta alla fame, malnutrizione e cattiva alimentazione – facce
della stessa medaglia – l’educazione alimentare, il rapporto tra cibo e
ambiente e il rispetto dei territori e delle tradizioni.
«Il Salone del Gusto e Terra Madre inaugurano un anno molto intenso per
il Piemonte, in cui i riflettori saranno puntati più che mai sul mondo
del cibo», racconta Piero Fassino, sindaco della Città di Torino.
«Questi due eventi hanno contribuito a cambiare negli anni la cultura
del cibo sia a livello nazionale che internazionale, creando quel
mutamento culturale che fa sì che oggi milioni di persone guardino in
modo diverso a ciò che mangiamo. Cambiamento, questo, non scontato e
reso possibile grazie alle energie di Slow Food, che ha ripensato il
destino del cibo e il suo futuro. Temi e indicazioni che ci
accompagneranno nei prossimi mesi avvicinandoci a Expo 2015, occasione
unica per mostrare le eccellenze di Torino e del Piemonte», conclude
Fassino.
L’evento è reso possibile grazie al sostegno di numerose realtà, tra le quali citiamo gli Official Partner: Lurisia, Garofalo, Lavazza, Novamont, DHL, Intesa Sanpaolo; i sostenitori della Fondazione Terra Madre e di Slow Food: Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte.
La grande novità del programma è rappresentata dal padiglione 5 del Lingotto, interamente dedicato alla didattica e all’educazione del gusto. Immancabili gli appuntamenti nell’area Slow Food Educa per tutta la famiglia e le scolaresche e i Laboratori del Gusto, che quest’anno ci accompagnano in un viaggio agli angoli del pianeta. Al debutto Scuola di Cucina, dove seguire la nascita di un piatto proprio come nella cucina di un ristorante;
la Fucina di Pane e Pizza che
coinvolge i maestri panettieri e pizzaioli dei corsi di Alto
Apprendistato dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche;
l’areaMixology con i migliori bartender del momento per diffondere l’arte e la cultura dei cocktail.
Infine tornano gli Appuntamenti a Tavola, per chiudere l’esperienza del Salone con una cena di alta gastronomia in location
esclusive a Torino e dintorni.
Nuova formula anche per il programma delle Conferenze, che accanto a quelle classiche presenta le lectio magistralis, analisi più profonde di esperti e studiosi. Ritroviamo i Laboratori della Terra e gli appuntamenti nella Casa della Biodiversità, con i temi cari ai delegati delle Comunità del cibo.
Dopo otto anni di ricerca e sperimentazione, Salone del Gusto e Terra Madre ha cambiato struttura e volto, riducendo l’impatto sull’ambiente del 65% rispetto al 2006, edizione di nascita del progetto. Primi tra le manifestazioni fieristiche a porsi la questione ambientale, per quest’anno gli organizzatori rilanciano: il prossimo obiettivo sarà migliorare anche gli aspetti sociali e sensoriali, mantenendo lo stesso spirito di apertura verso progetti innovativi.